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B di Blog

A

Ang Dating Pilipinas. Motto: “Dedicated to the history of the Philippines”. Un blog sostenuto da attente e argute riflessioni sulla società filippina. Voto accessibilità: molto alto. L’autrice scrive in lingua inglese.

B

Benzina Zero. Motto “In città l’auto funziona male. Andare in bici, a piedi e con i mezzi è più efficiente e spesso anche più divertente”. Un blog che nasce nel 2013 per promuovere la bicicletta e una mobilità più sostenibile rispetto al modello autocentrico.

R di rassegna

“[…] (foto: Men standing with pile of buffalo skulls, Michigan Carbon Works, Rougeville MI, 1892. Burton Historical Collection, Detroit Public Library). Migliaia di teschi ammassati uno sull’altro, come un monumento clamoroso all’annientamento. Questa è una delle immagini più rappresentative della storia americana. Una fotografia in bianco e nero, scattata alla fine dell’Ottocento. Una montagna di crani di bisonte, a testimonianza del potere di chi vi poggia i piedi in cima. I coloni bianchi, nella conquista dell’ovest, avevano capito che questo era l’unico modo per spezzare la resistenza degli indigeni e spingerli ad abbandonare quelle terre. E lo sterminio deliberato di quelle mandrie serviva allora, non solo a distruggere le economie native, ma a cancellare ogni possibilità di sussistenza autonoma. Senza animali da cacciare, senza pelle per coprirsi, senza carne per sopravvivere, i popoli indigeni furono spinti alla resa. […] Chi sopravvive, lo fa spesso non grazie alla giustizia, ma alla carità condizionata. Alla provvisorietà di un aiuto che non modifica le cause strutturali, ma le normalizza. La fame come governance è una gestione del disastro che mantiene il disastro attivo.”

“Ma, a mio avviso, il pericolo maggiore è dentro di noi: il famigerato confirmation bias. Potremmo tradurre la locuzione con “pregiudizio di conferma”. In pratica, siamo portati a confermare un’ipotesi tramite prove a favore, piuttosto che cercare di prendere in considerazione evidenze contrarie. Il confirmation bias tenderà quindi a farmi prendere come buone solo le informazioni che confermano l’idea verso cui sono pregiudizialmente orientato, scartando così ogni ipotesi alternativa. Mi indurrà a ricercare e raccogliere tutti i dati che la supportano, rifiutando o sminuendo le informazioni contrarie.”

P di podcast

  • #02 Terra Bruciata, Elena Basso
    note di ascolto: delle nove ore macinate in ufficio, la fascia di tempo che scorre dalle tredici alle quattordici è quella in cui io e il gruppo colleghə ritorniamo a “riaverci”: riacquistiamo un’identità quasi del tutto distaccata da quella che ci caratterizza nella ore produttive: siamo affamati e il frigorifero è il riflesso dei nostri bisogni. Diventiamo, quindi, divoratori di cibo in scatola, in latta e in busta.  Al contempo, però, in quei sessanta minuti assumiamo la forma e la funzione dei parassiti che – ingobbiti alle proprie scrivanie – si cibano della terra. Siamo organismi infestanti e sfruttatori biologici anche in pausa pranzo perché abusiamo dell’ospite (Madre Terra ndr), spesso senza ucciderlo (almeno non immediatamente). La rivelazione si è compiuta sotto la luce LED dell’elettrodomestico, che illuminava un innocente avocado maturo.

  • #01 New York orizzontale, Francesca Berardi, Tre Soldi, 04/01/2025 | Rai Radio 3
    note di ascolto: ho ascoltato questa puntata mentre lavavo i piatti. Un’attività manuale in fondo alle mie preferite, che si è riempita di senso quando ho iniziato ad ascoltare i suoni e i rumori della notturna attività dei canner (“le persone che vivono raccogliendo bottiglie e lattine vuote che valgono 5 centesimi a pezzo”). E poi sopraggiunta la percezione di una  dimensione domestica allargata: lo sguardo cominciava a prendere quota. Vedevo la città della grande mela dall’alto. Eppure non ci sono mai stata e, per pregiudizio da altri considerato fondato, non la sogno come meta.