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Re.03 MULAT MATA* [00]

Όσο μπορείς / Più che puoi / è un breve componimento poetico del poeta Kostantinos Petrou Kavafis (1863- 1933). La traduzione è di Nicola Crocetti x @einaudieditore.

*OCCHI APERTI è il titolo di una raccolta di prodotti dell’intelletto umano d’ogni epoca e luogo per meglio vedere, per meglio sperimentare.

Ep. 04 Federica e Lorenzo, due cucchiai e un Halo-halo

S’è detto che le metafore abbiano il potere di restituire in maniera suggestiva il significato essenziale di concetti intricati, alle volte, indicibili. Difatti, come si potrebbe raccontare l’amore interculturale? Noi l’abbiamo fatto partendo da un dolce tipicamente filippino: l’Halo-halo, ovvero il “misto”. Incoroniamoci svela la sua quarta storia fatta di un solo cuore a due voci, quelle di
Federica e Lorenzo.

Si ringraziano per la creatività condivisa e il tempo dedicato:
Federica Fiorilla
Gilbert Lorenzo Manalo Balutao

Brani:
Yellow Magic Orchestra, Firecracker, Alfa Records Inc., Japan, 1978
Apo Hiking Society, When I met you, WEA records, Philippines, 1982

Per ascoltare l’episodio: clicca sul seguente link! Buon ascolto :)

Galleria | Scatti degli ultimi ventisette anni di un’italo-pinay

St.00 Tita Merli

Il mio nome è il plurale di merlo, Merli” e nel medesimo tempo indicava i pini sopra di noi. Rimasi meravigliata da tanta capacità di giocare con le parole e di connetterle con l’ambiente circostante. Non mi era mai capitato di condividere gli stessi tratti somatici e di parlare – con una donna più grande – dell’innominabile peccato sessuale, dell’importanza del divorzio, del sano egoismo. Entrambe avevamo molto simili le labbra carnose, il naso a patata, gli occhi a mandorla. Ma – era evidente – i suoi organi di senso avevano assaggiato, odorato e visto molto di più. Le rughe nel suo volto lo testimoniavano.  Entrambe eravamo  emotivamente coinvolte. La incoraggio a non piangere e le chiedo perché sprecare lacrime in un giorno così soleggiato. Tita Merli mi prende la mano “Mi hai riportato indietro, a quando all’età di ventisei anni  sono arrivata a Roma. Ero mal vista dalla comunità filippina perché piantai in asso la chiesa, mi sposai con un bianco e divenni madre molto tardi”.

♦ Sfondo musicale: Heitor Villa-lobos, Mazurka Choro for Guitar